Dirigente
Dirigente scolastico dell' Istituto Sraffa dal 1/9/2017
prof.ssa Roberta Di Paolantonio
La Dirigente Scolastica, per l'A.S. corrente, si avvale dei seguenti collaboratori:
Primo collaboratore prof. ssa P. Vita
Secondo collaboratore prof.ssa R. Del Giudice
La Mission
Le richieste esplicite e implicite del territorio verso la scuola, in forma sempre più differenziata e in continuo cambiamento, rendono necessario che gli IIS ricalibrino la propria “ragion d’essere” (missione) sul contesto specifico in cui operano. Pertanto, la nostra Mission riguarda i percorsi articolati esposti nella precedente sezione che sono a oggi in linea con le richieste di qualifiche professionali provinciali e regionali. Rispetto alla Mission il nostro Istituto sarà impegnato nello sviluppo delle competenze di base degli studenti, delle competenze professionali dei diversi indirizzi, delle competenze sociali-civiche e di vita, come delineate nel quadro delle Competenze chiave europee.
Obiettivi della Mission sono relativi al successo scolastico e formativo degli studenti come declinato nei profili delle competenze in uscita per ciascun indirizzo.
Relativamene alla Mission, essa si ispira ad una analisi della situazione, come emerge dal Rapporto di Autovalutazione (RAV). Qui sono analizzati i punti di forza e di debolezza e si individuano aree di miglioramento soggette ad interventi prioritari. Negli Obiettivi operativi, prioritari (emersi dal RAV) e istituzionali (previsti nella L.107/2015), declinati nella successiva sezione, troviamo la sostanza della Mission che ci caratterizza.
La Vision
Più precisamente, per Visione d’Istituto in questo contesto si intende una dichiarazione che descrive come si vorrebbe che l’Istituto scolastico fosse in un periodo di medio lungo andare (mentre diversamente la missione descrive sostanzialmente la “ragion d’essere” dell’Istituto scolastico).
Vale la pena di precisare che una Visione, diversamente dagli obiettivi che dovranno essere identificati nel descrivere le azioni di miglioramento, non è strettamente quantificabile: gli elementi “come”, “quando” e “quanto” sono normalmente caratteristici di obiettivi.
La Visione si costruisce tenendo in equilibrio ispirazione e realismo. Una enunciazione troppo ambiziosa o idealistica non verrebbe utilizzata da nessun componente della Comunità scolastica, quando realmente si tratta di prendere decisioni o di fissare obiettivi operativi. D’altra parte, una formulazione troppo cauta e vicina allo “status quo” non eserciterebbe nessuna forza motivazionale.
In genere la Visione viene enunciata in un testo piuttosto conciso e propone un’immagine ideale o, quanto meno, una situazione molto migliore per il futuro verso il quale tutti i componenti dell’organizzazione vogliono muoversi.
La Nostra Visione di un futuro “IIS P. Sraffa”, che sarà progressivamente realizzata in più Trienni di Piani di Miglioramento è:
“Una Scuola del Territorio, aperta e in continuo processo di “Modernizzazione” degli Ambienti e della Didattica, che vuole allineare i saperi e le competenze professionali alle esigenze “Nuove ed in rapida trasformazione” della società contemporanea e del mondo del lavoro.
Scuola del Territorio aperta verso tutti gli stakeholders, ossia gli Enti pubblici e privati, le Reti, l’Associazionismo, le Imprese, i Luoghi formali ed informali di formazione. Una scuola che realizza il cambiamento in sinergia con il territorio e sulla base di un dialogo costante e responsabile.
Scuola aperta all’Evoluzione dei saperi, che sappia riconnettere i tradizionali saperi con i saperi della società della conoscenza: competenze chiave, competenze trasversali, Skills del 21° secolo, necessarie per svolgere sia una professione che per esercitare una cittadinanza partecipata. Si tratta di competenze legate a più discipline, il cui sviluppo è basato su nuove metodologie e modalità di apprendimento e su una operatività in stretta connessione con la realtà circostante.
Una scuola che vuole riconnettere la formazione ai nuovi profili lavorativi emergenti dal cambiamento tecnologico continuo e che pertanto si spende avverso l’innovazione dei curricoli, dei contenuti e delle competenze professionalizzanti in uscita.