PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. Il presente documento è stilato secondo le direttive ministeriali (Nota di Protocollo n. 3602/P0, 31 luglio 2008), di cui si riportano due affermazioni: “Con particolare riferimento alla responsabilità civile che può insorgere a carico dei genitori, soprattutto in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo o di vandalismo, per eventuali danni causati dai figli a persone o cose durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche, si ritiene opportuno far presente che i genitori, in sede di giudizio civile, potranno essere ritenuti direttamente responsabili dell’accaduto, anche a prescindere dalla sottoscrizione del Patto di corresponsabilità”.
“Il patto di corresponsabilità, pertanto, potrà richiamare le responsabilità educative che incombono sui genitori, in modo particolare nei casi in cui i propri figli si rendano responsabili di danni a persone o cose derivanti da comportamenti violenti o disdicevoli che mettano in pericolo l’incolumità altrui o che ledano la dignità ed il rispetto della persona umana”. Infatti in caso di fatti illeciti commessi dal minore, la responsabilità della scuola per culpa in vigilando si affianca, congiuntamente o alternativamente (a seconda dei casi), alla responsabilità dei genitori per eventuale culpa in educando, dovendo quest’ultimi dimostrare di avere impartito insegnamenti adeguati e sufficienti per educare il minore ad una corretta vita di relazione, senso civico e coscienza civile (artt. 147 e 2048 c.c.);
Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento in cui si sostiene l’impegno formativo e si realizza attraverso un’efficace collaborazione educativa. Il patto di corresponsabilità orienta e pone in evidenza il ruolo strategico che deve essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga quindi anche la scuola e gli studenti, ciascuno secondo i rispettivi ruoli, limiti e responsabilità.
I genitori si impegnano a:
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Mostrare rispetto verso i docenti, il loro ruolo professionale e la loro competenza.
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Conoscere le norme dell’istituzione scolastica e favorirne l’acquisizione da parte dei figli.
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Conoscere il Piano dell’Offerta Formativa della scuola.
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Collaborare al progetto formativo partecipando, con presenza e proposte, a riunioni, assemblee e colloqui.
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Controllare sul registro elettronico assenze e ritardi del proprio figlio (da giustificare tempestivamente), e leggere le comunicazioni (specie le note disciplinari e generiche), contattando la scuola per accertamenti.
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Comunicare ai docenti o al Dirigente Scolastico informazioni utili alla conoscenza degli studenti da parte della scuola ed eventuali problemi didattici o personali.
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Seguire i figli nello svolgimento del percorso scolastico e nella preparazione del materiale.
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Non chiamare gli studenti al cellulare durante le lezioni, rivolgendosi al numero della scuola per necessità impellenti.
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Prendere atto che le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a risarcimento danni.
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Prendere atto che, nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone, la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4 comma 5 del DPR 249/1998, modificato dal DPR 235/2007).
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Prendere atto che il regolamento d’Istituto disciplina modalità d'applicazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione delle stesse.
Le studentesse e gli studenti si impegnano a:
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Rispettare i docenti e il personale della scuola.
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Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui.
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Tenere comportamenti, atteggiamenti e linguaggio corretti e adeguati al contesto scolastico.
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Rispettare i compagni e l’ambiente scolastico, anche lasciando puliti e ordinati spazi, arredi e laboratori.
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Essere puntuali alle lezioni, frequentarle con regolarità ed essere presenti alle verifiche programmate.
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Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo, anche portando e utilizzando il materiale idoneo, e riponendo quello non necessario.
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Giustificare tempestivamente assenze e ritardi.
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Non usare il cellulare durante le lezioni.
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Chiedere d’uscire dall’aula solo in caso di necessità e uno alla volta, lasciando l’aula soltanto dopo l’espressa autorizzazione del docente.
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Intervenire durante le lezioni in modo educato e pertinente, cercando d'ascoltare con attenzione;
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Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa.
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Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti.
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Conoscere e rispettare il regolamento d’istituto, al quale si rimanda per ulteriori dettagli
La scuola si impegna a:
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fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente;
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offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione e di integrazione di ogni studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;
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favorire l’integrazione degli studenti diversamente abili, degli studenti DSA/BES e degli studenti stranieri;
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offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo degli allievi e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza;
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garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, sia attraverso le forme di colloquio tradizionale sia attraverso l’utilizzo delle tecnologie.
AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO AL BULLISMO E CYBERBULLISMO
Tutte le componenti scolastiche si impegnano a collaborare alla realizzazione di un clima educativo di serenità e cooperazione, che favorisca la crescita responsabile di tutti i soggetti coinvolti ed educhi al rispetto reciproco, prevenendo e contrastando episodi di bullismo anche attraverso le sue connotazioni realizzate per via telematica (cyberbullismo), favorendo l’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media. La prevenzione e il contrasto di tali episodi sono fra gli obiettivi formativi individuati come prioritari per la scuola (Legge 107/15, art. 1, co 7, lett. h) e l) e come tali perseguiti da ciascuna componente scolastica con le seguenti modalità:
RUOLO DELLA SCUOLA:
La scuola ha il dovere di individuare un docente con funzione di referente per il coordinamento di tutte le iniziative rivolte alla prevenzione e al contrasto al bullismo e cyberbullismo.
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Il referente collabora con il DS, con la famiglia, con gli alunni, con le forze di polizia, con enti e associazioni del territorio.
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Il DS, sentiti il referente, gli allievi e i docenti coinvolti e valutata la gravità degli episodi, ha il dovere di informare e convocare i genitori dei minori.
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La scuola, attraverso gli organi collegiali, deve prevedere e organizzare corsi di formazione/informazione rivolti a tutto il personale, coinvolgendo, dove possibile, anche la componente genitori.
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La scuola deve inserire nel PTOF azioni formative rivolte agli alunni, con lo scopo di coinvolgerli nelle azioni preventive e di contrasto al fenomeno.
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Tutto il personale scolastico è tenuto a conoscere il Vademecum contro bullismo e cyberbullismo.
RUOLO DELLA FAMIGLIA:
I genitori sono invitati a:
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prendere visione del Vademecum contro bullismo e cyberbullismo e conoscere le sanzioni
previste nel Regolamento d’istituto;
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vigilare sull’uso consapevole e corretto dei dispositivi tecnologici e delle piattaforme digitali ad essi collegate (internet, social network); si ricorda che alcuni comportamenti connessi con l’uso improprio delle tecnologie informatiche sono definiti come reati penali e come tali denunciati e perseguibili (in alcuni casi) d’ufficio ;
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condividere con i propri figli le possibili conseguenze legate ad un uso scorretto dei dispositivi tecnologici e delle piattaforme digitali anche nell’ambito delle responsabilità connesse alla “culpa in educando” (art. 2048 c.c.);
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mostrarsi coinvolti con i propri figli, informandosi da loro su come vengono utilizzati i canali informatici all’interno dell’attività didattica;
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incoraggiare i figli a comunicare quando ricevono immagini o messaggi indesiderati;
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responsabilizzare i figli a riferire di episodi di bullismo e cyberbullismo di cui sono autori, vittime o testimoni.
RUOLO DEGLI STUDENTI:
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gli studenti devono conoscere il Patto di Corresponsabilità e il Regolamento d’istituto;
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gli studenti devono essere coinvolti nella progettazione e/o realizzazione di iniziative scolastiche educativo-formative per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo;
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i rappresentanti degli studenti nei consigli di classe, consigli d’istituto e nella consulta degli studenti, collaborano nella promozione di iniziative rivolte al tema del bullismo e cyberbullismo;
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gli studenti devono riferire di episodi di bullismo e cyberbullismo di cui sono autori, vittime o testimoni.
IMPEGNI DI RECIPROCITA’
Il genitore/tutore/affidatario, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume l’impegno:
a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità, dei regolamenti ivi richiamati e degli obblighi di Legge (es. obbligo scolastico, norme richiamate dalla Legge 107/15 ecc.);
b) a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/a.
Il Dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume impegno affinché i diritti/doveri degli studenti e dei genitori richiamati nel patto siano garantiti.
Il genitore/Tutore/Rap. Legale Ente affidatario
Il Dirigente Scolastico (prof.ssa Roberta Di Paolantonio)