Incontro con i medici Borghetti e Galmozzi

Nell’ambito del progetto giornalino scolastico, si sono svolti in questi giorni due incontri che hanno coinvolto gli studenti di alcune classi delle due sedi dell’Istituto Sraffa: ospiti due medici dell’ospedale Maggiore di Crema, il radiologo Maurizio Borghetti ed il collega Attilio Galmozzi, medico del pronto soccorso del Maggiore. Tema degli incontri, l’esperienza diretta dei due medici impegnati dallo scorso febbraio con i colleghi a fronteggiare l’emergenza determinata dalla pandemia da Covid19.

Considerata l’impossibilità di svolgere in presenza l’attività didattica, i due medici hanno voluto vivere in prima persona, dalle stesse aule di via Piacenza, le ormai consuete dinamiche che accompagnano l’attività quotidiana di studenti e docenti in DaD, tra collegamenti web, verifica funzionalità di connessione, audio, e quant’altro.

All’incontro con il dott. Borghetti, hanno partecipato le classi 4APSS (professionale socio sanitario) e 4ATST (tecnico turistico), mentre con il dott. Galmozzi, oltre alla 4APSS sono state coinvolte le allievedella classe 3A PNA  dell’indirizzo moda della sezione associata Fortunato Marazzi di via Inzoli.

I due medici hanno parlato agli studenti collegati da casa, della loro esperienza professionale e umana di operatori sanitari, che da circa un anno sono stati travolti dal virus, i cui effetti sulla quotidianità dell’intero pianeta solo un anno fa era impossibile prevedere. Dalla fase emergenziale della scorsa primavera che ha interessato in maniera straordinaria l’ospedale cittadino, alle restrizioni alla socialità, dalla gestione dell’emergenza, alla fase successiva, fino ad arrivare all’attualità dei giorni nostri, caratterizzati dall’avvio della campagna di vaccinazione: di tutto questo hanno parlato i due medici, rispondendo alle numerose domande formulate dagli studenti, a testimonianza dell’interesse che hanno suscitato i loro racconti.

Da parte della dirigente scolastica Roberta Di Paolantonio il ringraziamento per la disponibilità che i due medici hanno dimostrato, accogliendo non  solo l’invito, ma anche partecipando al collegamento dalle stesse aule scolastiche.