Terapia occupazionale

Incontro allo Sraffa, promosso dall’indirizzo professionale socio-sanitario

 

Essere nel fare, terapia occupazionale e riabilitazione della mano: è il titolo dell’incontro con la dottoressa Stefania Paparo, terapista della mano, svoltosi nei giorni scorsi presso la sede di via Piacenza dell’Istituto Sraffa, proposto dall’indirizzo professionale socio-sanitario.

Nel corso del suo intervento, la dottoressa Paparo ha affrontato diverse tematiche, partendo da un excursus storico della terapia occupazionale, infatti durante la prima guerra mondiale è stata utilizzata per i reduci che avevano riportato menomazioni fisiche, al fine di aiutarli ad acquisire nuovamente le autonomie perdute. Oggi la terapia occupazionale, assumere un ruolo importante nella promozione della salute e del benessere dei pazienti, puntando a rendere le persone capaci di partecipare attivamente alle attività della vita quotidiana.

L’incontro è servito anche a delineare la figura del terapista occupazionale, quale operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, opera nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti da malattie e disordini fisici, psichici, sia con disabilità temporanee che permanenti, utilizzando attività espressive, manuali-rappresentative, ludiche.

Molteplici i campi di interesse di questa attività: dall’ortopedia alla reumatologia, dalla chirurgia della mano alla neurologia, geriatria, neuropsichiatria infantile. Il terapista occupazionale struttura il suo intervento partendo da una valutazione delle attività della vita quotidiana, utilizzando diversi strumenti, attività, ed esercizi funzionali, ausili, adattamenti ambientali, tutori fatti su misura. Al termine dell’incontro, un laboratorio pratico per gli allievi presenti, utilizzando uncinetto e gomitolo di cotone, al fine di sperimentare ed evidenziare gli effetti benefici del lavoro ad uncinetto: miglioramento delle funzioni motorie e della motricità fine, capacità di ideazione e realizzazione di un progetto, capacità di concentrazione e memoria procedurale, senza dimenticare i riscontri positivi sulla prevenzione di artriti e tendiniti.